lunedì 30 gennaio 2012

Lunedí Zen VII - Lunes Zen VII

Una parabola

In un sutra, Buddha raccontò una parabola: Un uomo che camminava per un campo si imbatté in una tigre. Si mise a correre, tallonato dalla tigre. Giunto a un precipizio, si afferrò alla radice di una vite selvatica e si lasciò penzolare oltre l'orlo. La tigre lo fiutava dall'alto. Tremando, l'uomo guardò giù, dove, in fondo all'abisso, un'altra tigre lo aspettava per divorarlo. Soltanto la vite lo reggeva. Due topi, uno bianco e uno nero, cominciarono a rosicchiare pian piano la vite. L'uomo scorse accanto a sé una bellissima fragola. Afferrandosi alla vite con una mano sola, con l'altra spiccò la fragola. Com'era dolce!

Una parábola

En una sutra, Buda contó una parábola: Un hombre que andaba por un campo se encontró con un tigre. Se puso a correr, perseguido por el tigre. Llegado a un precipicio, se agarró a la raíz de una vid selvática y se balanceó sobre el borde. El tigre lo husmeaba desde arriba. Temblando, el hombre miró hacia abajo, donde, en el fondo del abismo, otro tigre lo esperaba para devorarlo. Sólo la vid lo sostenía. Dos ratones, uno blanco y otro negro, poco a poco empezaron a roer la vid. El hombre vio una hermosa fresa a su lado. Agarrando la vid con una sola mano, con la otra arrancó la fresa. ¡Cómo era dulce!

(n. 18)


sabato 28 gennaio 2012

Feng Shui anti-stress / anti-estrés


Siete stressati? I problemi vi si incollano addosso e non vi lasciano tranquilli neanche di notte? Vi può dare una mano il Feng Shui, la millenaria arte taoista cinese dei flussi di energia. Equilibrando le energie di ciò che ci circonda, si ottiene l'armonia con la terra e la natura, e quindi con se stessi. 

Vediamo qualche consiglio pratico. Innanzitutto, il disordine intorno al letto genera ansia, per cui niente pile di oggetti fuori posto sul comodino. Meglio circondarsi di materiali naturali, come il legno o la stoffa, perché il metallo amplifica i flussi di energia e stimola l'attività. Per quanto riguarda i colori, preferite il verde primavera, colore del rinnovamento, o il giallo, che rinforza la salute; da evitare il bianco, associato alla malattia e la morte. Anche la posizione del letto è importante: una vista dominante sulla porta principale crea una sensazione di controllo e tranquillità. Per finire, allontanate i campi elettromagnetici: telefonini e mp3, più sono lontani, megio è. 

Tutte fantasie new age? Forse solo psicologia pratica. Comunque, provare non costa nulla. Allora buona fortuna e... buon riposo!

¿Estáis estresados? ¿Los problemas se os pegan y no os dejan tranquilos ni siquiera por la noche? Os puede echar una mano el Feng Shui, la milenaria arte taoista china de los flujos de energía. Equilibrando las energías en lo que nos rodea, se obtiene la armonía con la tierra y la naturaleza, y entonces con uno mismo.

Veamos algún consejo práctico. Antes que nada, el desorden alrededor de la cama genera ansiedad, por lo que nada de pila de objetos fuera de lugar en la mesilla de noche. Mejor rodearse de materiales naturales, como la madera o la tela, ya que el metal amplifica los flujos de energía y estimula la actividad. Por lo que se refiere a los colores, preferid el verde primavera, color de renovación, o el amarillo, que refuerza la salud; evitad el blanco, asociado a la enfermedad y la muerte. También la posición de la cama es importante: una vista dominante sobre la puerta principal crea una sensación de control y tranquilidad. Finalmente, alejad los campos electromagnéticos: móviles y mp3, cuanto más lejos, mejor.

Todas fantasías new age? Tal vez sólo psicología práctica. De todos modos, intentarlo no cuesta nada. Entonces suerte y... ¡que descanséis!

giovedì 26 gennaio 2012

森の木琴

Solo i giapponesi... - Sólo los japoneses...


(si legge dal fondo - se lee desde el fondo)

木 : albero, legno - arbol, madera
: arpa
木琴 : xilofono (arpa di legno) - xilófono (arpa de madera)

: foresta
: de - di (genitivo)
森の木琴 : xilofono della foresta / xilófono de la foresta

lunedì 23 gennaio 2012

Lunedì Zen VI - Lunes Zen VI

Una goccia d'acqua

Un maestro di Zen che si chiamava Gisan pregò un giovane studente di portargli un secchio d'acqua per raffreddare il suo bagno. Lo studente portò l'acqua e, dopo aver raffreddato il bagno, gettò a terra quel po' d'acqua che era rimasta nel secchio.

«Stupido!» lo sgridò il maestro. «Perché non hai dato l'acqua rimasta alle piante? Con che diritto sprechi anche una sola goccia d'acqua in questo tempio?».

In quel momento il giovane studente raggiunse lo Zen. E cambiò il proprio nome in Tekisui, che vuol dire una goccia d'acqua.

 
Una gota de agua

Un maestro de zen llamdo Gisan pidió a un joven estudiante que le llevara un cubo de agua para enfriar el baño. El estudiante le llevó el agua y, tras enfriar el baño, arrojó al suelo la poca que quedaba.

¡Estúpido! -le regañó el maestro-. ¿Por qué no has regado las plantas con el resto del agua? ¿Qué derecho tienes a desperdiciar siquiera una gota de agua en este templo?

El joven estudiante alcanzó en aquel instante la ilumunación del zen. Cambió su nombre por el de Tekisui, que significa: una gota de agua.


(n. 96)

domenica 22 gennaio 2012

Haiku II: Retiro

Pavoni colorano l'acqua
tra zampilli e cip cip.
Stupore di bambina.

Pavos reales colorean el agua
que surte entre gorjeos.
Estupor de niña.

venerdì 20 gennaio 2012

Amore a prima vista

Ricordo bene la prima volta che ti ho visto. Ci ha presentati un amico, una sera a casa mia. Eri spettacolare. Mi hai affascinato con il tuo look moderno e sexy e stregato con la tua cultura sconfinata. Da allora ho pensato solo a te. Dopo qualche mese ci siamo rivisti, e questa volta non ti ho più mollato. Mi hai fatto sospiare, ma alla fine ti ho avuto. Da allora mi intrattieni e mi stuzzicchi come nessuno prima di te. In un anno insieme abbiamo vissuto trentadue fantastiche esperienze, di ogni genere, trentadue viaggi oltre le mie più sfrenate fantasie. Non mi sei mai di peso, non mi chiedi mai nulla e mi offri il mondo intero. Ormai siamo inseparabili. Posso passare ore a guardarti, senza stancarmi mai. A letto poi sei una delizia. Non ci lasceremo mai.

Quanto amo...












... il mio e-book Kindle!

lunedì 16 gennaio 2012

Lunes Zen V

No puedes robar la luna

Ryôkan, un maestro zen, vivía la vida más simple en una chozuela al pié de la montaña, Cierto anochecer, un ladrón entró en la choza, solo para descubrir que nada había en ella que robar.

Ryôkan volvió entonces y lo sorprendió. -Tal vez has hecho un largo camino para visitarme- dijo al merodeador -,y no debes irte con las manos vacías. Por favor, acepta mis ropas como presente.

El ladrón quedó desconcertado. Tomó las ropas y se fue a hurtadillas.

Ryôkan, desnudo, se sentó contemplando la luna. -Pobre hombre. Ojalá pudiera darle esta hermosa luna.

(n. 9)

Lunedì Zen V

Non si può rubare la luna 


Ryokan, un maestro di Zen, viveva nella più assoluta semplicità in una piccola capanna ai piedi di una montagna. Una sera un ladro entrò nella capanna e fece la scoperta che non c'era proprio niente da rubare.

Ryokan tornò e lo sorprese. «Forse hai fatto un bel pezzo di strada per venirmi a trovare,» disse al ladro «e non devi andartene a mani vuote. Fammi la cortesia, accetta i miei vestiti in regalo».

Il ladro rimase sbalordito. Prese i vestiti e se la svignò.

Ryokan si sedette, nudo, a contemplare la luna. «Pover'uomo,» pensò «avrei voluto potergli dare questa bella luna».



(n. 9)

giovedì 12 gennaio 2012

Haiku I: de invierno

(versione italiana più sotto)


Cielo de hielo dorado
y brotes en el alma:
mañana de enero.

Tres versos míos para un pequeño homenaje al género Haiku. Una minucia en comparación con la interpretación de Tomas Tranströmer, poeta sueco premio Nobel de literatura 2011 (Traducciones de Roberto Mascaró):

Pared de pena...
Palomas van y vienen:
no tienen rostros.
*
Los pensamientos
en calma de mosaicos
en el palacio.
*
De pie en el balcón,
esa jaula de sol:
como un arcoiris.
*
Un soplo duro
atraviesa la casa:
son los demonios.
*
Pinos rajados
en el mismo pantano.
Siempre y siempre.
*
Bosque asombroso:
Dios sin dinero vive.
Claras murallas.
*
Blanca y negra,
terca urraca, en zigzag
va por el campo.

Haiku I: d'inverno

Cielo di ghiaccio dorato
e germogli nell'anima:
mattina di gennaio.

Tre miei versi per un piccolo omaggio al genere Haiku. Un'inezia in confronto all'interpretazione di Tomas Tranströmer, poeta svedese premio Nobel per la letteratura 2011 (traduzione di Gianna Chiesa Isnardi):

I cavi della corrente
tesi nel regno del freddo
a nord di ogni musica

*
Il sole bianco
si allena correndo da solo incontro
alle montagne blu della morte.

*
Dobbiamo vivere
con l’erba garbata
e le risate di osteria.

*
Il sole ora è basso.
Le nostre ombre sono giganti.
Presto tutto sarà ombra.


II
Le orchidee.
Le navi cisterna scivolano via.
Luna piena.


III
Fortezza medievale,
città straniera, fredda sfinge,
arene vuote.

*
Le foglie sussurravano:
un cinghiale suona l’organo.
E le campane rintoccarono.

*
E la notte fluisce
da oriente a occidente con
la velocità della luna.


IV
Una coppia di libellule
strettamente avvinghiate l’una all’altra
passarono volteggiando.

*
Presenza di Dio.
Nel tunnel del canto degli uccelli
si apre una porta chiusa a chiave.

*
Querce e la luna.
Luce e costellazioni silenziose.
Il mare freddo.

lunedì 9 gennaio 2012

Lunedì Zen IV - Lunes Zen IV

Pioggia di fiori 

Subhuti era discepolo di Buddha. Era capace di capire la potenza del vuoto, il punto di vista che nulla esiste se non nei suoi rapporti di soggettività e di oggettività. Un giorno Subhuti, in uno stato d'animo di vuoto sublime, era seduto sotto un albero. Dei fiori cominciarono a cadergli tutt'intorno. «Ti stiamo lodando per il tuo discorso sul vuoto» gli mormorarono gli dèi. «Ma io non ho parlato del vuoto» disse Subhuti. «Tu non hai parlato del vuoto, noi non abbiamo udito il vuoto» risposero gli dèi «Questo è il vero vuoto». E le gemme cadevano su di lui come una pioggia.

Lluvia de Flores

Subh–ti era discípulo del Budha. Había comprendido la fuerza del vacío, la doctrina de que nada existe sino en su doble relación subjetiva y objetiva. Cierta vez, Subh–ti, en estado de vacío sublime, estaba sentado bajo unárbol. Empezaron a caer flores en torno de él. - Estamos celebrando tu discurso del vacío - le susurraron los dioses. - Pero yo ni he mencionado el vacío - dijo Subh–ti. - Tú no has mencionado el vacío, nosotros no hemos oído el vacío - respondieron los dioses. - Ese es el verdadero vacío. Y los pétalos caían sobre Subh–ti como una lluvia. 

(n. 36)

sabato 7 gennaio 2012

El éxito, desconectar y Faust


(versione italiana più sotto)
¿En estos días de fiesta conseguísteis desconectar? Si no pudísteis, estáis en buena compañía, junto con António Horta-Osório, el super-ejecutivo de la City de Londres que no podía parar. "Nunca un pub. Nunca una peli. Nunca los hijos. Nunca su mujer. El banco y ya está. ¿Normal?"

Es el síndrome ITSO: Inability to Switch Off, la incapacidad de desconectar. Atentos, podríais acabar como él: con un sueldo de un millón de libras al año y sin una vida, perfecto Faust del siglo XXI. También a vosotros el médico dirá: ¡a pasarlo bien!

Il successo, la spina e Faust

In questi giorni di festa siete riusciti a staccare la spina? Se non ce l'avete fatta, siete in buona compagnia, insieme ad António Horta-Osório, il top manager della City di Londra che non riusciva più a smettere. "Mai un pub. Mai un cinema. Mai i figli. Mai la moglie. La banca e basta. Normale?"

È la sindrome ITSO: Inability To Switch Off, cioè l'incapacità di staccare la spina. State attenti, potreste finire come lui: con uno stipendio da un milione di sterline l'anno e senza una vita, perfetto Faust del XXI secolo. Anche a voi il medico dirà: pensate a divertirvi!

lunedì 2 gennaio 2012

Lunedì Zen III - Lunes Zen III

Después del descanso del 26 de diciembre, retomamos la cita del lunes con la perlas de sabiduría Zen para empezar la semana con buen pié, desde hoy también en español.

Dopo il riposo di Santo Stefano, riprendiamo l'appuntamento del lunedì con le perle di saggezza Zen per cominciare la settimana con il piede giusto, da oggi anche in spagnolo.

Pulgada tiempo base gema

Un noble señor pidió a Takuán, maestro del Zen, que le indicara cómo pasar
su tiempo. Se le hacían muy largos los días atendiendo su despacho y rígidamente
sentado recibiendo homenajes.
Takuán escribió ocho caracteres chinos y se los dió al consultante:

no pulgada
otra vez tiempo
este base
dia gema

Es decir:

Este día no retorna.
Cada instante es una gema.

(Nota: Un tiempo equivalente a una pulgada es un "instante"; el caracter que significa 'base' o 'pie' tiene además el sentido de "digno de" y (clásicamente) "de buena ley, de fina calidad" (hablando, por ejemplo, de metales)

Una scheggia di tempo, una grande gemma

Un signore pregò Takuan, un insegnante di Zen, di suggerirgli come potesse trascorrere il tempo. Le giornate gli sembravano molto lunghe, mentre assolveva le proprie funzioni e se ne stava seduto e impettito a ricevere l'omaggio della gente. Takuan tracciò otto ideogrammi cinesi e li diede all'uomo:

Non si ripete due volte questo giorno
Scheggia di tempo grande gemma.
Mai più tornerà questo giorno.
Ogni istante vale una gemma inestimabile.

(n. 32)

domenica 1 gennaio 2012

Haiku per il nuovo anno - para el nuevo año



Fine dell’anno
coi sandali ancora, e il
cappello di paglia.

Un año ha pasado
Una sombra de viajero en mi cabeza
Sandalias de paja a mis pies.


oshi kurenu
kasa kite waraji
hakinagara

(Matsuo Bashō, 1685)
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