martedì 18 novembre 2014

Il coraggio del cambiamento - El valor para el cambio



Dedicato a tutti gli amici che in questo momento si stanno confrontando con la sofferenza, fisica o spirituale. Coraggio!
Dedicado a todos los amigos que en este momento se están enfrentando al sufrimiento, físico o espiritual. ¡Ánimo!

L'unico modo per capire il senso del cambiamento è tuffarcisi dentro, seguire il suo movimento e unirsi alla danza.
La única manera para comprender el sentido del cambio es zambullirse en él, seguir su movimiento y sumarse al baile
The only way to make sense out of change is to plunge into it, move with it, and join the dance.
L'ostacolo è il cammino.
El obstáculo es el camino.
Proverbio Zen

domenica 12 ottobre 2014

Sensazioni di pelle - Sensaciones de piel



Riflessi d'acqua
Bianche nubi corrono
Sereno nel cuore

Reflejos de agua
Blancas nubes corriendo
Sol en el alma


mercoledì 1 ottobre 2014

Un giorno da vegetariano - Un día de vegetariano



Oggi si festeggia la giornata mondiale del vegetarianismo. Potrei cercare di convincerti parlando di qualità di vita, miglior salute e meno rischi di malattie, maggior rispetto per gli aninmali e minore impatto sull'ambiente. Invece ti faccio una proposta: proviamo a vivere un giorno senza carne né pesce (*), magari mangiando quei fagioli o ceci che non tocchiamo da una vita, o degustando qualche diavoleria antica come las nueces o el tofu. Con uno sforzo insignificante aiuteremo il nostro corpo e il mondo che ci circonda. Buona giornata vegetariana!

(*) se elimini anche latticini e uova, sarà una giornata vegana, meglio ancora.


Hoy se celebra la jornada mundial del vegetarianismo. Podría intentar convencerte hablando de calidad de la vida, mejor salud y menos riesgos de enfermedades, mayor respeto para los animales y menor impacto medioambiental. En cambio te hago una propuesta: intentemos vivir un día sin carne ni pescado (*), a lo mejor comiendo esos garbanzos o lentejas que no tocamos desde hace un siglo, o degustando algún invento antiguo como las nueces o el tofu. Con un esfuerzo insignificante ayudaremos nuestro cuerpo y el mundo que nos rodea. !Feliz jornada vegetariana!

(*) si eliminas también lacteos y huevos, será una jornada vegana, mejor aún.


post congiunto/conjunto con pensieromancino 

venerdì 26 settembre 2014

Buddhismo, a quattro anni - Budismo, con cuatro años



– Papà, chi è questo signore?
– È Buddha.
– Si chiama così?
– Si chiamava Siddharta, ma tutti lo chiamano Buddha.
– E perché hai una sua statuetta?
– Perché era un uomo molto saggio.
– Saggio?
– Che capiva le cose, e sapeva che cosa fare in ogni momento. Era un uomo molto felice, che ha insegnato a tanta gente come essere felice.
– E come si fa?
– Beh, diceva a tutti che bisogna sorridere molto, e non arrabbiarsi e non gridare, e se succede qualche incidente o qualcosa non va come vuoi tu, non ti devi arrabbiare, perché niente è poi così importante.
– Ah.

Non è molto ortodossa, ma la spiegazione ha soddisfatto mia figlia, e a ben guardare c'è tutto quello che serve. La prossima volta mi chiederà "ma cosa fai seduto lì fermo con le gambe incrociate?" Li sì che sarà difficile.

– Papá, ¿quién es ese señor?
– Es Buda.
– ¿Se llama así?
– Se llamaba Sidarta, pero todo el mundo lo llama Buda.
– ¿Y por qué tienes una estatuilla suya?
– Porque era un hombre muy sabio.
– ¿Sabio?
– Que entendía las cosas, y sabía qué hacer en todo momento. Era un hombre muy feliz, que enseñó a mucha gente como ser feliz.
– ¿Y cómo se hace?
– Bueno, les decía a todos que hay que sonreír mucho, y no enfadarse y no gritar, y si pasa algún incidente o algo no va como quieres tú, no te tienes que enfadar, porque nada es de verdad tan importante.
– Ah.

No es muy ortodoxa, pero la explicación satisfizo a mi hija, y mirándo bien incluye todo lo que hace falta. La próxima vez me preguntará "¿qué haces sentado allí parado con las piernas cruzadas?" Entonces sí que será difícil.

venerdì 20 giugno 2014

Perché amo il Giappone - Por qué amo Japón

Con occhi giapponesi si vede di più; si sente il colore in un modo diverso.
Con ojos japoneses se ve más; se siente el color de un modo distinto.
Vincent Van Gogh 

Non avrei saputo esprimerlo meglio. Il Giappone è una forma di percepire il mondo, una presenza mentale con cui sentire il momento presente e coglierne la bellezza e l'unicità. Perché il Giappone te lo porti dentro.

No habría sabido expresarlo mejor. Japón es una forma de percibir el mundo, una presencia mental con la que sentir el momento presente y captar su belleza y unicidad. Porque Japón lo llevas dentro de tí.

Hiroshige, "Giardino di prugni a Kameido" e copia di Van Gogh
Hiroshige, "Jardín de ciruelos en Kameido" y copia de Van Gogh

mercoledì 11 giugno 2014

Tolstoj, l'imperatore e la felicità


Post congiunto su pensieromancino e PuntoZen, e come sempre bilingue (español aqui), con uno splendido racconto di Tolstoj sulla felicità: Le tre domande dell'imperatore. Da leggere, assaporare e meditare.



Tolstoi, el emperardor y la felicidad


Post doble en pensieromancino y PuntoZen, y como siempre bilingüe (italiano qui), con un magnífico cuento de Tolstoi sobre la felicidad: Las tres preguntas del emperardor. Para leerlo, disfrutarlo y meditarlo.

venerdì 6 giugno 2014

Salviamo la Terra, salviamo noi stessi - Salvemos a la Tierra, salvemonos a nosotros mismos



Ieri è stata la Giornata Mondiale dell'Ambiente. Un'ottima occasione per tre propositi concreti per prendersi cura dell'Ambiente e della Natura, cioè di noi stessi:
  1. Consumare meno. Meno acquisti inutili, meno oggetti, meno cose buttate solo per capriccio quando ancora funzionati, più riutilizzo, seconda mano e fai da te. Perché non siamo ciò che possediamo.
  2. Curare il nostro corpo. Mangiamo meno cibo industriale, meno prodotti animali, meno sale zucchero e conservanti, più frutta e verdura. E facciamo attività fisica. Perché se il nostro corpo è infelice, saremo infelici anche noi. Perché se non badiamo al pezzetto di natura che ospita il nostro Io, non sapremo mai badare al resto.
  3. Vivere più a contatto con la Natura. Facciamo meno cose ma con più calma, eliminiamo lo stress dell'obiettivo da raggiungere per goderci il vento tra le foglie, il sole sul volto, un uccellino che canta. Perché viviamo circondati da miraggi, e invece la Natura ci dà tutto quello che ci è necessario per essere felici.

Ayer fue el Día Mundial del Medio Ambiente. Una excelente oportunidad para tres propósitos concretos para cuidar de la Naturaleza y el Medio Ambiente, es decir, de nosotros mismos:
  • Consumir menos. Menos compras innecesarias, menos objetos, menos cosas desechadas por capricho cuando todavía funcionan, más reutilización, segunda mano y hazlo-tu-mismo. Porque no somos lo que tenemos.
  • Cuidar de nuestro cuerpo. Comamos menos comida industrial, menos productos de origen animal, menos azúcar sal y conservantes, más frutas y verduras. Y hagamos actividad física. Porque si nuestro cuerpo es infeliz, nosotros también seremos infelices. Porque si no nos importa el pequeño trozo de naturaleza que aloja nuestro Yo, nunca sabremos cuidar de lo demás.
  • Vivir en contacto más estrecho con la Naturaleza. Hagamos menos cosas pero con más calma, eliminemos el estrés por el objetivo a alcanzar y disfrutemos del viento en las hojas, del sol en la cara, de un pequeño pájaro que canta. Porque vivimos rodeados de espejismos, y en cambio la Naturaleza nos da todo lo que necesitamos para ser felices.

giovedì 3 aprile 2014

Il segreto per la felicità - El secreto para la felicidad


"Se vuoi che gli altri siano felici, pratica la compassione. Se vuoi essere felice, pratica la compassione!" Dalai Lama 

La compassione è la nostra capacità di vedere il bene negli altri e trattarli con dignità, capendo l'umanità che guida le loro azioni e riducendo le nostre aspettative egocentriche nei loro confronti.

Il cammino verso la compassione 
  1. Inizia da te. Non essere duro con te stesso se non soddisfi le tue aspettative o se vivi situazioni o relazioni insoddisfacenti. Accetta di essere umano e di poter sbagliare. 
  2. Ascolta e impara. Non giudicare gli altri, ascolta le loro parole e azioni, accetta le differenze che ci sono tra noi in quanto esseri umani. 
  3. Perdona. Abbandona il risentimento e il rancore che ti legano al passato. Vivi nel presente e apprezza le debolezze umane che esistono in tutti noi. 
  4. Sii generoso. Dona il tuo tempo, energia e aiuto agli altri e ti sentirai unito a loro. 
  5. Vivi una vita più spirituale. Senti la connessione che ti unisce al tutto, cambia la tua prospettiva dal sé all'universo.

"Si quieres que los demás sean felices, practica la compasión. Si tú quieres ser feliz, ¡practica la compasión!" Dalai Lama

La compasión es nuestra habilidad de ver lo bueno en otros y tratarlos dignamente, entendiendo la humanidad que guía sus acciones y reduciendo nuestras expectivas egocéntricas hacia ellos.

El camino hacia la compasión
  1. Empieza por ti mismo. No seas duro contigo si no cumples tus expectativas o si vives situaciones o relaciones que no van bien. Acepta que eres humano y puedes equivocarte.
  2. Escucha y aprende. No juzgues a los demás, escucha sus palabras y acciones, acepta las diferencias que hay entre nosotros como seres humanos.
  3. Perdona. Deja el resentimiento y el rencor que te atan al pasado. Vive en el ahora y aprecia las debilidades humanas que hay en todos nosostros.
  4. Sé generoso. Da tu tiempo, energía y ayuda a los demás y conectarás con ellos.
  5. Lleva una vida más espiritual. Siente la conexión que te une con el todo, cambia tu perspectiva, desde el yo al universo.
(Original aqui

lunedì 24 marzo 2014

Frutta, nettare degli dei / Fruta, manjar de dioses



Esiste il cibo perfetto? Buono, dolce e saporito, leggero e digeribile ma energetico e nutriente, ricco non solo di calorie ma anche di vitamine e minerali, bello da vedere e buono da mangiare in ogni momento della giornata, sempre pronto, senza tempi di cottura o altre preparazioni, trasportabile e resistente, tutto in un unico alimento? Possibile?

Non scomodate nessuna multinazionale, non servono campagne pubblicitarie né invenzioni da grande chef. La natura ha già fatto tutto, o il Creatore se preferite. Il nettare degli dei si chiama: frutta.

L’uomo è una scimmia
Noi in origine siamo quasi fruttariani: scimpanzé e gorilla, i primati più simili a noi, mangiano principalmente frutta (anche se non disdegnano foglie, radici, tuberi, insetti e anche carne e pesce di tanto in tanto); anche l’homo sapiens sapiens ha un sistema digerente ottimizzato per la frutta, che in 30-45 minuti si trasforma da dolce sapore sul palato a energia e vitamine in circolo per il corpo. Se ne mangiamo poca e spesso ci dà gonfiore è colpa delle abitudini moderne, che hanno relegato la frutta a “dessert”, a fine pasto, come dire da mangiare se resta ancora un po’ di fame da saziare, e in concorrenza con i “dolci”: cioccolato in quantità e poi torte, pasticcini, yoghurt, gelati e altre golosità artificiali.

L’alimento più digeribile
Invece la frutta dovrebbe essere protagonista della nostra alimentazione. Senza arrivare agli estremi dei fruttariani “veri”, fondamentalisti che sostengono di potersi alimentare esclusivamente di frutta (magari con 20 banane al giorno), la frutta è perfetta in ogni momento, a patto di rispettare un dato di fatto “da scimmie”: la frutta non si digerisce nello stomaco, ma in bocca e nell’intestino.
  • Prima regola: sempre a stomaco vuoto. Se la frutta incontra alimenti nello stomaco, resta bloccata lì e fermenta dando gonfiore e allungando i tempi di digestione.
  • Seconda regola: meglio non mescolare. Infatti la frutta acida e quella dolce rischiano di creare una macedonia assassina, che fermenta nello stomaco.

Come mangiare la frutta
Per non complicarsi la vita con strane tabelle di frutta combinabile o meno, vale il vecchio sistema dello scimpanzé, che quando trova un albero carico di frutta matura ne mangia a sazietà. Quindi un solo tipo per volta, senza mescolare. E allora via a banchetti con un solo frutto di stagione, finché ce n’è. (Fanno eccezione le banane e le mele, che non sono acide e non fermentano e sono quindi combinabili con altri cibi). Se proprio volete, dopo un’oretta potere fare il bis con un frutto diverso.

Quando mangiare la frutta
Il momento migliore è a colazione, perché lo stomaco ha avuto tutta la notte per svuotarsi. È perfetta la frutta acquosa e zuccherina (meloni, arance, anguria, uva ecc.) che in mezz’ora ci reidrata e ci dà energia vera in circolo nel sangue, non come un caffè o una sigaretta che ci riattivano a base di eccitanti e stress. Durante il giorno la frutta è perfetta come spuntino, due o tre ore dopo i pasti e sempre almeno mezz’ora prima del pasto successivo, quindi a fine mattinata o nel tardo pomeriggio o anche come aperitivo una mezz’ora prima dei pasti principali.

Quale frutta scegliere
Meglio quella del posto e di stagione; per chi come noi vive intorno al Mediterraneo, in qualsiasi momento dell’anno c’è solo l’imbarazzo della scelta, spesso a meno di un euro al kilo. Da evitare i prodotti troppo artificiali, come le mele di plastica degli ipermercati o le primizie fuori stagione, pompate chissà come. Lavatela bene, ma non pelatela, perché pulire la frutta pelandola è come fare il bucato con le forbici. Se vi preoccupano i prodotti chimici, sappiate che penetrano attraverso l’albero fino alla polpa, quindi la buccia non è peggio del resto, e contiene molte vitamine; semmai scegliete prodotti biologici.

Quanta frutta mangiare
L’unico limite è il portafoglio. A meno che siate diabetici, potete mangiarne quanta volete; l’apporto calorico per frutto è basso in ogni caso, e resta spazio per gli altri alimenti, magari in quantità più moderate. Tre spuntini al giorno con tre frutti diversi sono deliziosi, salutari e senza controindicazioni. E se vi appassionerete come me, sappiate che un pasto a base di un solo frutto a sazietà è un ottimo sistema per purificare il corpo. Specialmente dopo le abbuffate delle feste natalizie, o dopo un periodo di difese immunitarie deboli, provate una giornata intera a base unicamente di un solo frutto, per esempio arance, mele o uva, sempre a sazietà, in cinque pasti. Il risultato sarà sorprendente!


¿Existe el alimento perfecto? ¿Bueno, dulce y sabroso, ligero y digerible pero energético y rico en nutrientes, no sólo con calorías sino también con vitaminas y minerales, bonito de ver y bueno de comer a cualquier hora del día, siempre listo, sin tiempos de cocción u otras preparaciones, transportable y resistente, todo en un único alimento? ¿Posible?

No molestemos a ninguna multinacional, no sirven campañas de publicidad ni invenciones de gran chef. La naturaleza ya lo ha hecho todo, o el Creador si se prefiere. El manjar de los dioses se llama: fruta.

El hombre es un mono
Nosotros en origen somos casi frutarianos: chimpancés y gorilas, los primates más parecidos a nosotros, consumen principalmente frutas (aunque no rechazan algo de hojas, raíces, tubérculos, insectos e incluso pescado y carne de vez en cuando); también el homo sapiens sapiens tiene un sistema digestivo optimizado para la fruta, que en 30-45 minutos se transforma de sabor dulce en el paladar a energía y vitaminas en la sangre. Si comemos poca y a menudo nos da hinchazón es culpa de los hábitos modernos, que han relegado la fruta a "postre", al final de la comida, como si hubiera que comerla solo si todavía hay un poco hambre, y en competencia con los "dulces": chocolate en cantidad y luego tartas, pasteles, yogures, helados y otras golosinas artificiales.

La comida más digerible
En cambio, la fruta debería ser la protagonista de nuestra dieta. Sin llegar a los extremos de los frutarianos “de verdad”, fundamentalistas que dicen ser capaces de alimentarse exclusivamente de fruta (tal vez con 20 plátanos al día), la fruta es perfecta en cada momento, siempre y cuando se respete una característica de nuestro cuerpo "de monos": la fruta no se digiere en el estómago, sino en la boca y los intestinos.
  • Primera regla: siempre con el estómago vacío. Si la fruta se topa cono otros  alimentos en el estómago, se atasca allí y fermenta dando hinchazón y alargando el tiempo de digestión.
  • Segunda regla: mejor no mezclar. La fruta dulce y la ácida juntas son susceptibles de crear una macedonia asesina, que fermenta en el estómago.

Cómo comer fruta
Para no complicarse la vida con extrañas tablas de fruta combinable o no, vale el viejo sistema del chimpancé, que cuando encuentra un árbol cargado de fruta madura, come de él hasta saciarse. Así que sólo un tipo a la vez, sin mezclar. Entonces barra libre con un solo tipo de fruta de temporada, hasta que no quede ni uno. (Las excepciones son los plátanos y las manzanas, que no son ácidos y no fermentan y se pueden combinar con otros alimentos). Si realmente quieres, después de una hora puedes repetir con una fruta diferente.

Cuándo comer fruta
El mejor momento es el desayuno, ya que el estómago ha tenido toda la noche para vaciarse. Es perfecta la fruta acuosa y azucarada (melón, naranja, sandía, uva, etc.) que en media hora nos rehidrata y nos da verdadera energía que circula en la sangre, no como un café o un cigarrillo que nos reactivan por medio de estimulantes y estrés. Durante el día la fruta es perfecta como tentempié, dos o tres horas después de las comidas y siempre por lo menos media hora antes de la comida siguiente, entonces al final de la mañana o de la tarde o también como aperitivo una media hora antes de comer o cenar.

Qué fruta elegir
Mejor la propia del lugar y la temporada; para los que vivimos en el entorno del Mediterráneo, en cualquier época del año hay muchísimo donde elegir, a menudo por menos de un euro por kilo. Hay que evitar los productos demasiado artificiales, como las manzanas de plástico de los supermercados o la fruta fuera de temporada, dopada quién sabe cómo. Hay que lavarla bien, pero no pelarla, porque limpiar la fruta pelándola es como hacer la colada con unas tijeras. Si os preocupan los productos químicos, tened en cuenta que penetran a través del árbol hasta la pulpa, por lo que la piel no es peor que lo demás, y contiene muchas vitaminas; si acaso, elegid productos orgánicos.

Cuánta fruta comer
El único límite es tu cartera. A menos que seas diabético, puedes comer la cantidad que deseas; la ingesta de calorías por pieza es baja en cualquier caso, y queda sitio para las demás comidas, tal vez en cantidades más moderadas. Tres meriendas al día con tres frutas diferentes son deliciosas, saludables y sin contraindicaciones. Y si te apasionarás como yo, que sepas que una comida de una sola fruta hasta saciarse es una gran manera de limpiar el cuerpo. Sobre todo después de los atracones de las fiestas, o después de un período de defensas bajas, intenta un día comiendo únicamente un tipo de fruta, por ejemplo las naranjas, las manzanas o las uvas, siempre hasta saciarse, en cinco comidas. ¡El resultado será sorprendente!

venerdì 14 marzo 2014

Meno carne, più felici / Menos carne, más felices



Oggi rompo il ghiaccio con l’alimentazione su PuntoZen, con un argomento che mi sta a cuore e su cui ho meditato molto nell’ultimo anno. Da ragazzino ero un vero carnivoro, come per ogni italiano del nord per me un pranzo non era un pranzo se non c’era la fettina, cotoletta, braciola, arrosto o simili, abbandonati a favore del pesce solo nei venerdì di vigilia.

Poi negli anni ho ridotto di molto il consumo di carne rossa, a favore di quella bianca, pollo soprattutto. Ma l’anno scorso, per colpa di un contrattempo di salute, ho rivisto da cima a fondo la mia alimentazione. Ho investigato e ho scoperto che il buon senso ha torto sull’argomento carne.

Infatti la buona norma ce la dà la dieta mediterranea, quella vera: in base a recenti ricerche, la raccomandazione è di limitare il consumo della carne rossa a un massimo di 340-450 grammi al mese, il che equivale a una bistecca da un etto una volta a settimana, oppure un po’ di salumi un paio di volte a settimana; la carne bianca invece andrebbe mangiata un paio di volte alla settimana.

E allora, da dove ricavare le proteine? Senza arrivare all’estremo dei vegani (che comunque si nutrono solo di vegetali senza problemi) ci sono ben altre cinque fonti di proteine oltre la carne: pesce, uova, latticini, legumi e frutti secchi. La carne può essere utile in quanto contiene ferro e aminoacidi (i componenti delle proteine) più facilmente assimilabili rispetto ad altri alimenti, ma è ricca di grassi saturi, che aumentano il rischio cardiovascolare e acidificano il corpo (acido urico, perdita di calcio ecc.); i latticini vanno consumati con moderazione perché ricchi di grassi saturi come la carne rossa, e in ogni caso meglio se in forma di formaggio o yoghurt per la digeribilità; meglio il pesce, sia bianco (privo di grassi), sia azzurro (ricco di Omega 3); bene anche le uova, con moderazione per via del colesterolo.

Ma non sbaglierete mai con legumi e frutti secchi, i grandi dimenticati della cucina italiana e spagnola del benessere, quando invece erano i pilastri della dieta mediterranea prima del boom economico (insieme a frutta, verdura, cereali e olio d’oliva). I legumi non presentano controindicazioni e se ne può mangiare a volontà, meglio se combinati con i cereali per un pasto completo, come la classica pasta e fagioli o il minestrone; i frutti a guscio sono invece delle vere bombe nutritive, quasi degli integratori naturali, un regalo della natura con cui è meglio però non esagerare perché ipercalorici.

Di tutte queste alternative, la carne è la peggiore: più cara, con una digestione più pesante, spesso molto salata, condita di salse o, se ai ferri, con parti carbonizzate e quindi cancerogene; affatica fegato e pancreas, è povera di fibra e quindi nemica del transito intestinale e può aumentare colesterolo, trigliceridi e pressione (per via del sale). Per non parlare della sofferenza degli animali da allevamento e l’effetto serra che ne deriva (i bovini emettono più gas serra – come flatulenza – di tutte le automobili del pianeta)

Non siete convinti? Forse servirà un aneddoto: ai tempi di mio nonno, anche nel verde e agricolo Piemonte si andava dal macellaio solo se in famiglia qualcuno stava male, e si comprava un pezzetto di vitello “con riserva”, cioè con la clausola che, se tornando a casa si fosse trovato il familiare ristabilito, si sarebbe restituita la carne!

Volete un semplice e rapido sostituto per iniziare a cambiare abitudini? Provate un hamburger vegetale fatto in casa, a base di lenticchie. La foto è appetitosa, vero? Cinque minuti di preparazione, soddisfazione garantita. Buon appetito, e buona salute!


Hoy rompo el hielo con la nutrición en PuntoZen, con un tema que está cerca de mi corazón y sobre el que he meditado mucho en el último año. Cuando era niño yo era un verdadero carnívoro, al igual que para cualquier italiano del norte para mí una comida no era una comida si no había un filete, bistec, chuleta, asado o similares, abandonados en favor del pescado sólo los viernes, por abstinencia católica de la carne.

Luego con los años reducí en gran medida el consumo de carne roja en favor de la blanca, especialmente pollo. Pero el año pasado, a causa de un contratiempo de salud, le di una vuelta a mi dieta de arriba a abajo. Investigué y descubrí que el sentido común se equivoca en lo que a la carne se refiere.

De hecho, una buena regla nos la da la dieta mediterránea, la verdadera: según investigaciones recientes, la recomendación es limitar el consumo de carne roja a un máximo de 340 a 450 gramos por mes, lo que equivale a un filete de cien gramos una vez a la semana o un poco de embutido un par de veces a la semana; la carne blanca en cambio se debería comer un par de veces a la semana.

Entonces, de dónde obtener las proteínas? Sin llegar al extremo de los veganos (que por otra parte se alimentan sólo de vegetales sin problemas) hay otras cinco fuentes de proteínas además de la carne: pescado, huevos, lácteos, legumbres y frutos secos. La carne puede ser útil ya que contiene hierro y aminoácidos (componentes de las proteínas) más fácilmente asimilables, pero es rica en grasas saturadas, que aumentan el riesgo de enfermedades cardiovasculares y acidifican el cuerpo (ácido úrico, pérdida de calcio, etc.); los lácteos deben consumirse moderación ya que son ricos en grasas saturadas como la carne roja, y en todo caso mejor en forma de queso o yogur por la digeribilidad; mejor el pescado, tanto blanco (sin grasa) como azul (rico en Omega 3); bien también los huevos, con moderación debido a la colesterol.

Pero nunca os equivocaréis con las legumbres y los frutos secos, los grandes olvidados de la cocina italiana y española de la "abundancia", cuando en cambio eran los pilares de la dieta mediterránea antes del boom económico (junto con las frutas, verduras, cereales y aceite de oliva). Las legumbres no tienen ninguna contraindicación y se puede comer a voluntad, preferiblemente combinadas con los cereales para una comida completa, como la clásica “pasta e fagioli”, o un cocido vegetariano; los frutos secos son verdaderas bombas nutricionales, casi integradores naturales, un regalo de la naturaleza con los que, sin embargo, es mejor no pasarse, ya que son hipercalóricos.

De todas estas alternativas, la carne es la peor: más cara, con una digestión más pesada, a menudo muy salada, aliñada con salsas o, si a la parrilla, con partes chamuscadas y por lo tanto cancerígenas; cansa hígado y páncreas, es baja en fibra y entonces enemiga de tránsito intestinal y puede aumentar el colesterol, los triglicéridos y la presión (debido a la sal). Por no hablar del sufrimiento de los animales de ganadería y el efecto invernadero que de ellos procede (los bovinos emiten más gases de efecto invernaderos – en forma de flatulencia – que todos los coches del planeta).

¿No estáis convencidos? Tal vez sirva una anécdota: en los tiempos de mi abuelo, también en el verde y agrícola Piamonte se iba a la carnicería sólo si alguien de la familia estaba enfermo, y se compraba un trozo de ternera "con reserva", es decir, con la condición de que, si al volver a casa se hubiese encontrado al familiar restablecido, ¡se devolvería la carne!

¿Quereís un sustituto rápido y fácil para empezar a cambiar de hábitos? Probad una hamburguesa vegetal casera, hecha con lentejas. La foto tiene buena pinta, ¿verdad? Cinco minutos de preparación, satisfacción garantizada. ¡Buen provecho y buena salud!

sabato 8 marzo 2014

FESTIVAL FOLK JAPÓN - Teatro de la Zarzuela, Madrid, 8 y 9 de marzo


¡Venid a verlo! Sólo hoy y mañana, de 17h30 a 22h (aunque me temo que las entradas del sábado estén agotadas), una impresionante reseña del arte tradicional japonés, de la ceremonia del te a los tambores taiko, del ikebana a la danza y música tradicional, con un toque de sake y dulces típicos. Con 160 artistas, bailarines y músicos japoneses, es ¡para no perdérselo! Si venís el domingo, quizás nos veamos por ahi, yo estaré de voluntario, y con ganas. Si os lo perdéis, ya os contaré qué tal ha ido.

¡Venite a vederelo! Solo oggi e domani, dalle 17,30 alle 22,00 (anche se temo che i biglietti per il sabato siano esauriti), un'impressionante rassegna di arte tradizionale giapponese, dalla cerimonia del tè ai tamburi taiko, dall'ikebana alla danza e musica tradizionale, con un tocco di sake e dolci tipici. con 160 artisti, ballerini e musicisti giapponesi, è da non perdere! Se venite la domenica, forse ci incroceremo, io sarò lì come volontario, e non vedo l'ora. Se ve lo perdete, poi vi racconterò com'è andata.

El folleto / la brochure: LINK

Un adelanto de la edición de 2011 en Munich 
Un assaggio dall'edizione 2011 a Monaco di Baviera

martedì 25 febbraio 2014

Il momento è adesso - El momento es ahora

Un giorno ti sveglierai e non ci sarà più tempo per fare le cose che hai sempre sognato. Falle adesso.
Un día despertarás y ya no habrá más tiempo para hacer las cosas que siempre has querido hacer. Hazlas ahora 
Paulo Coelho


lunedì 10 febbraio 2014

Lo specchio - El espejo



Troppo spietato per un lunedì di vento?
¿Demasiado despiadado para un lúnes de viento?

Negli ultimi 33 anni, mi sono guardato ogni mattina allo specchio chiedendomi: "Se oggi fosse l'ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?". E ogni qualvolta la risposta è no per troppi giorni di fila, capisco che c'è qualcosa che deve essere cambiato. 
En los últimos 33 años, cada día me he mirado en el espejo y me he preguntado: "Si hoy fuese el último día de mi vida, ¿querría hacer lo que voy a hacer hoy?". Si la respuesta es "no" durante demasiados días seguidos, sé que necesito cambiar algo. 
For the past 33 years, I have looked in the mirror every morning and asked myself: "If today were the last day of my life, would I want to do what I am about to do today?" And whenever the answer has been "No" for too many days in a row, I know I need to change something

mercoledì 5 febbraio 2014

EGO - ECO

Al mondo serve un cambio di paradigma, questo:
Al mundo le hace falta un cambio de paradigma, este:


lunedì 27 gennaio 2014

Arbeit macht frei


Arbeit macht frei
Il lavoro rende liberi
El trabajo libera

Il peso delle parole è a volte insostenibile. Lavoro e liberi uniti nella stessa frase sono diventati il simbolo della più disumana tragedia di cui l'uomo è stato capace. Nel Giorno della Memoria, per non dimenticare l'Olocausto, con le parole di un sopravvissuto: Primo Levi
I mostri esistono, ma sono troppo pochi per essere davvero pericolosi. Sono più pericolosi gli uomini comuni, i funzionari pronti a credere e obbedire senza discutere...

El peso de las palabras a veces es insostenible. Trabajo y liberar juntos en una misma frase se han convertido el símbolo de la tragedia más inhumana de la que el ser humano ha sido capaz. En el Día de la Memoria del Holocausto, para no olvidar, con las palabras de un superviviente: Primo Levi
Los monstruos existen pero son demasiado pocos para ser realmente peligrosos: más peligrosos son los hombres comunes, los funcionarios listos a creer y obedecer sin discutir.

mercoledì 22 gennaio 2014

85 ricchi come 3,5 miliardi di poveri - 85 ricos como 3500 millones de pobres

Dovrebbe essere la notizia dell'anno. Al foro di Davos è stato appena reso noto un rapporto di Oxfam che dà i brividi: le 85 persone più ricche del mondo possiedono una ricchezza complessiva pari a quella della metà più povera del pianeta, ovvero 3 miliardi e 500 milioni di persone. Aveva ragione Gandhi:
La terra ha abbastanza per le necessita' di tutti ma non abbastanza per l'avidita' di pochi
Debería ser la noticia del año. Al foro de Davos acaba de difundirse un escalofriante informe de Oxfam: las 85 personas más ricas del mundo poseen una riqueza conjunta igua a la de la mitad más pobre del planeta, es decir 3500 millones de persona. Tenía razón Gandhi:
En la tierra hay suficiente para satisfacer las necesidades de todos, pero no tanto como para satisfacer la avaricia de algunos.

mercoledì 15 gennaio 2014

Cambiare il mondo, in tre passi - Cambiar el mundo, en tres pasos

S'incomincia a salvare il mondo salvando un uomo alla volta. Tutto il resto è magniloquenza romantica o politica.
Se empieza a salvar al mundo salvando un hombre a la vez. Todo lo demás es exageración romántica o política. 
You save the world one man at a time. Anything else is grandiose romanticism or politics.
Charles Bukowski


Come cambiare il mondo? Partendo da se stessi. Il mondo è un concetto troppo astratto, implica pensare a un Noi, a una volontà di gruppo che non esiste. Meglio partire dalle cose concrete, da chi ci circonda, cominciando dalla persona che ho più vicina: io stesso. Così, mi ripeto questi tre mantra:
  • Cresci come persona: coltiva il tuo spirito, smussa i tuoi difetti, migliorati per dare un contributo migliore al Noi.
  • Vivi una vita semplice: la ricchezza non è il giusto premio per lo sforzo, è una misura delle ingiustizie del mondo; goditi i piaceri semplici della vita, le cose che non hanno prezzo, non essere consumista, inquina di meno, riduci il tuo impatto negativo sul mondo.
  • Sii compassionevole, una persona per volta: sorridi al prossimo, ascolta gli altri, aiuta chi ti è vicino e magari fai volontariato o beneficienza.
Di certo il mio mondo sarà migliore, e forse inizierà un contagio che cambierà il mondo intero.


¿Como cambiar el mundo? Empezando por uno mismo. El mundo es un concepto demasiado abstracto, implica pensar en un Nosotros, en una voluntad de grupo que no existe. Mejor empezar por las cosas concretas, por los que nos rodean, comenzando por la persona que tengo más cerca: yo mismo. Así, me repito estos tres mantras:
  • Crece como persona: cultiva tu espíritu, pule tus defectos, mejórate para dar una mejor aportación al Nosotros
  • Vive una vida sencilla: la riqueza no es el justo premio por el esfuerzo, es una medida de las injusticias del mundo; disfruta de los placeres sencillos de la vida, las cosas que no tienen precio, no seas consumista, contamina menos, reduce tu impacto negativo sobre el mundo.
  • Ten compasión, una persona a la vez: sonríe al prójimo, escucha a los demás, ayuda quien está cerca y, quizás, haz voluntariado o beneficencia.
Seguro que mi mundo será mejor, y tal vez empiece un contagio que cambie al mundo entero.

giovedì 9 gennaio 2014

La felicidad de Neruda - La felicità di Neruda

Hoy dejadme
a mí solo
ser feliz,
con todos o sin todos,
ser feliz
con el pasto
y la arena,
ser feliz
con el aire y la tierra,
ser feliz,
contigo, con tu boca,
ser feliz.


Oggi lasciate
che sia felice,
io e basta,
con o senza tutti,
essere felice
con l’erba
e la sabbia,
essere felice
con l’aria e la terra,
essere felice,
con te, con la tua bocca,
essere felice.



Utagawa Hiroshige
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